INTERVISTA CON LORELLA CUCCARINI


Sei nata come soubrette. Esiste ancora oggi questa figura? Nell’immaginario credo proprio di si. E lo testimoniano le migliaia di ragazze che si sono presentate alle selezioni di Grease dovendo superare la prova di canto, di ballo e di recitazione e gli innumerevoli concorsi televisivi che con vari meccanismi mettono alla prova debuttanti che vogliono dimostrare di essere donne di spettacolo complete.

Lorella a "Buona Domenica" in 7:40

Questa figura rimane un punto di riferimento per chi vuole fare dello spettacolo il proprio lavoro. La differenza credo stia nel fatto che, in passato, quello della soubrette era considerato un ruolo, una casella da riempire necessariamente per confezionare un "varietà". Gli altri ruoli erano quello del conduttore, del comico, dell’ospite d’onore etc. Oggi la televisione ha superato questo schema e i ruoli si sono mescolati. Ma secondo me, c’è ancora molto bisogno di professionalità solide.

Debutto in RAI, lunga permanenza in Mediaset, ritorno in RAI. Cosa ti aspetti da questo rientro? Come pensi sarà cambiato il tuo rapporto con "Mamma RAI"? Sono nata in Rai 17 anni fa e sono cresciuta professionalmente in Mediaset dove ho partecipato a moltissime produzioni di genere diverso. Quello che oggi mi aspetto è prima di tutto, di poter tornare a fare un tipo di spettacolo che mi è sempre rimasto nel cuore è che è quello dal quale sono nata: il varietà di grande tradizione Rai. Credo infatti che il varietà classico, a tutto campo, sia stato e rimanga profondamente radicato nei desideri del pubblico e che sia strettamente legato all’immagine che tutti noi abbiamo della Rai.

Come pensi di essere cambiata, come professionista, in questi anni? Ripensando oggi al mio primo "Fantastico" vedo una Lorella che si affacciava ad un mondo complesso e difficile come quello della televisione con un grande entusiasmo e con una grande incoscienza. Non capendone forse le reali dimensioni e i rischi. Poi, se ci penso un attimo, ripercorro la storia professionale importante che ho alle spalle, e sento di avere una consapevolezza diversa rispetto agli esordi, quando il successo arrivò all'improvviso. Sono cresciuta come cantante e ballerina, e sono passata da "assistente" a conduttrice ed ho avuto in teatro la straordinaria esperienza di Grease: una palestra che mi permette di affrontare gli imprevisti con maggiore serenità. Oggi mi è ancora più chiaro come le cose che lasciano il segno debbano essere costruite, preparate attentamente e come, solo raramente, il successo che dura sia frutto del caso. Altre cose però non sono affatto cambiate: la voglia di mettersi in gioco, di rischiare per qualcosa in cui si crede, di rinunciare alla rassicurante routine per il sogno. Per questo sono ancora la stessa ragazzina di allora.

Lorella a "Fantastico 6" in Sugar Sugar

Come ti ha convinto Morandi a partecipare a questa trasmissione? Mi ha convinta offrendomi di condividere con lui questa straordinaria avventura. Il progetto mi ha subito conquistata. Ho avuto numerose esperienze di conduzione in coppia con altri personaggi di spettacolo ma con Gianni da tempo pensavamo di mettere in pista uno spettacolo insieme, magari a teatro. Ho trascorso i miei ultimi 14 anni in Mediaset, un’azienda nella quale mi sono trovata molto bene e che mi ha dato grandi opportunità. Non avrei mai pensato di lasciarla se non per seguire un progetto speciale come questo che mi riporta alle emozioni del programma nel quale sono nata artisticamente: "Fantastico".

Lorella e Gianni Morandi

Come vedi la scelta di Paola Cortellesi in un contesto da prima serata del sabato insieme a te e a Gianni Morandi? Paola è una persona che mi ha sempre suscitato molta simpatia. L’ho seguita nel suo percorso televisivo e credo che sia quello che ci vuole per completare uno spettacolo come il nostro. In un varietà che si rispetti non può mancare la comicità e nell'economia dello spettacolo la sua partecipazione rappresenta un po’ l’elemento di "disturbo" che aggiunge vivacità e divertimento. Sono certa che questo spettacolo le consentirà di farsi scoprire anche dal grande pubblico televisivo.

Quali pensi saranno i punti forti di questo programma? Al di là della formula "aperta", che dà grandi possibilità di espressione a tutti noi del cast fisso, penso che la partecipazione di ospiti e il gioco della Lotteria siano certamente un valore aggiunto del programma.

Ti sei confrontata con diversi generi: la fiction, lo spettacolo di varietà (come si diceva una volta), il musical a teatro: in quale genere ti trovi maggiormente a tuo agio? Credo che il fatto di potersi misurare con generi e progetti diversi costituisca una grande fortuna. Perché da ognuno di essi puoi ricavare qualcosa di importante. Il teatro ti regala la certezza di un rapporto caldo, affettuoso e verificabile giorno dopo giorno con il pubblico che ti segue. L’intrattenimento in televisione ti consente di misurarti con un pubblico sconfinato e ti regala ansie sconfinate. La fiction ti permette di vivere settimane o mesi nei panni di un personaggio che ti viene affidato e che da quel momento cammina sulle tue gambe. Credo però che sia più importante parlare di progetti piuttosto che di generi. Penso si debbano scegliere le idee che ci catturano maggiormente. Io mi sento a mio agio quando sono coinvolta in qualcosa in cui mi riconosco...

Tre regole fondamentali per essere professionisti seri nel mondo dello spettacolo. Non smettere mai di combattere per le cose che ami. Ascoltare sempre i collaboratori (soprattutto quelli che stimi di più). Essere consapevole che tutto si può sempre migliorare fino a un minuto prima di andare in onda. Ma soprattutto… avere fortuna!

Lorella a "Buona Domenica"

Se c'è, una grande donna dello spettacolo italiano da cui imparare o a cui ispirarsi. Da piccola avevo due miti: Raffaella Carrà e Carla Fracci, così differenti pur essendo tutte e due molto brave! Poi mi sono emozionata con tante artiste eccezionali come Liza Minnelli, Barbra Streisand, Cyd Charisse o con le nostre Mina, Delia Scala o Loretta Goggi.

Come vorresti essere ricordata nella storia televisiva di questi anni? Non ne ho la più pallida idea! Forse perché sono sempre convinta che il meglio deve ancora venire…

Lorella Cuccarini (RAI 2002)