Gennaio 2015
E’ uno dei più grandi successi teatrali
della stagione in corso, Rapunzel. EverShow ha intervistato la sua
protagonista, Lorella Cuccarini, per la prima volta alle prese con un
ruolo da cattiva. Sullo spettacolo, in scena al Teatro Brancaccio di
Roma dallo scorso 18 dicembre, in attesa delle prossime tappe in altre
città d’Italia, calerà il sipario il prossimo 15 febbraio.
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Grazie a Rapunzel, dopo tanti anni di
carriera, ti stai misurando con il tuo primo ruolo da cattiva…
Sì, Madre Goethel del musical Rapunzel,
effettivamente, è cattiva. Ma si tratta pur sempre di una cattiva delle
favole, e quindi è uno di quei personaggi che hanno un risvolto un po’
grottesco e brillante. Grazie a questo musical sto avendo l’opportunità
di misurarmi con una donna da portare in scena ben diversa da tutte
quelle che avevo interpretato finora. Goethel, infatti, è spietata,
sensuale, a tratti buffa e alla fine persino tenera. Dietro la storia
di ogni cattivo c’è sempre una motivazione che lo ha spinto a diventare
tale, per questo sono sicura che il pubblico si appassionerà a lei ma
anche a tutti gli altri personaggi di questo musical diretto
magistralmente da Maurizio Colombi.
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Punti in comune tra te e Madre Goethel?
Non ce ne sono. Se c’è qualcosa che non mi
appartiene è proprio il cinismo e la spietatezza, tipici di Madre
Goethel. Ma il bello della recitazione è proprio questo. Anzi, la mia
sfida è proprio quella di riuscire a entrare così tanto nella parte
della cattiva, da far dimenticare ai telespettatori che sotto i panni
di Goethel c’è la Cuccarini.
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Ci regali un aneddoto legato alle prove?
Spesso io e Alessandra Ferrari, l’attrice che interpreta Rapunzel,
interagiamo all’interno di una torre lunga quattro metri. E spesso, io
e lei, rimaniamo incastrate nella treccia di sei metri di capelli di
Rapunzel (ride,n.d.r.). Ci stiamo impegnando davvero tanto, provando
per molte ore al giorno ma sono felice perchè ho la fortuna di
condividere questa mia nuova avventura professionale con un gruppo di
lavoro fantastico.
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Da un po’ di tempo sei lontana dalla
televisione. Non ti manca?
Non ho mai fatto televisione per il solo
gusto di apparire. Nel corso della mia carriera, dal punto di vista
televisivo, ci sono stati alti e bassi. Ma quei bassi televisivi,
fortunatamente, coincidevano con grandi successi teatrali. E questo è
stato possibile grazie al fatto che ho sempre continuato a studiare,
pur di perfezionarmi come artista a 360gradi. Adesso mi sto
concentrando sul teatro, fermo restando che, se arrivasse il giusto
progetto, sarei ben lieta di accettarlo.
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Quali ricordi conservi dei tuoi esordi?
Era il 1985 quando Pippo Baudo mi chiese di
affiancarlo a Fantastico, il programma di punta di RaiUno, che andava
in onda ogni sabato sera. Devo tanto a Pippo che, sin da subito, ha
creduto in me, valorizzandomi. E’ stato un sogno lavorare con lui, così
come lo è stato, negli anni successivi, il tandem con Marco Columbro.
Con lui ho vissuto emozioni importanti come quella della prima diretta
di Canale5 con Buona domenica, ma anche la conduzione di trasmissioni
di straordinario successo come Paperissima.
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Lorella Cuccarini: "In scena con RAPUNZEL"
(EVERSHOW 2015)
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