Al
termine della quinta puntata di “Domenica
In..Onda” abbiamo avuto il piacere di essere ospitati nel camerino
degli studi della Dear a Roma di Lorella Cuccarini, che si è resa
disponibile a TvBlog per una bella chiacchierata sull’avvio di questa
edizione del contenitore di Rai1 e non solo. In questa intervista
abbiamo parlato dell’entusiasmo della conduttrice romana per questa
esperienza, degli ascolti, del ruolo del servizio pubblico e della
sfida che Lorella vuole portare avanti, quella cioè di fare un
programma di emozioni positive che faticano a trovare spazio nella
televisione di oggi.
|
|
Com’è fare il varietà oggi? Sempre
bellissimo. E’ il mio pane. Io sono nata con il varietà e anche questa
mia “Domenica In” è varietà perché lo dice la stessa parola, è varietà
di ingredienti. C’è musica, ci sono parole, c’è il ballo, la
recitazione ed alcuni incontri. Parlo di “incontri” perchè non mi piace
chiamarle interviste, io non sono una intervistatrice.
Ti piace fare
questi incontri? In questo
modo, vivendoli senza nessuna velleità di fare interviste e di essere
giornalista, perchè non ne sarei assolutamente capace, sì mi piace.
Voglio portare in televisione il mio essere donna con tutte le mie
curiosità ed attraverso un viaggio virtuale incontrare delle persone.
Quando viaggiamo la cosa più bella che ci rimane sono i racconti delle
persone.
|
E’
un percorso che ti può migliorare e io lo vivo così, proprio come lo
avevo già vissuto in passato con “Trenta ore
per la vita”. Lì avevo iniziato a coltivare questi incontri con le
persone, in quel caso parlando con persone legate a particolari
situazioni mentre ora di domenica pomeriggio posso farlo su più fronti,
con personaggi famosi, oppure con personaggi non famosi ma che hanno
delle belle storie da raccontare per altri motivi.
|
A “Domenica in” ci sono momenti di spettacolo e questi
incontri di cui ci hai appena parlato. In quale di questi due momenti
ti senti adesso più portata? Io vengo dallo spettacolo, quindi per me fare musical,
commedia musicale e spettacolo è la cosa più naturale. Però gli anni
passano, c’è un modo più maturo di vivere le esperienze ed i programmi.
Io faccio quello che secondo me è più giusto per il programma che sto
facendo. Probabilmente se ci fosse un format diverso, ben preciso,
tutto legato allo spettacolo e legato ad una prima serata verrebbero
fuori di più i miei aspetti legati allo spettacolo puro. In “Domenica
In” non posso invece pensare di ballare e cantare per due ore e mezza,
perchè diventerebbe un one woman show e non è quello che si aspetta il
pubblico della domenica pomeriggio. Io credo che la televisione sia un
po’ come la danza, ha bisogno cioè di tanto allenamento per poter
ottenere i risultati migliori.
|
|
La televisione di oggi dà il tempo di allenarsi? Spero di si, perché no? Pensi che mi facciano
fuori prima?
Non è questo, è che
oggi anche in Rai si ragiona molto sugli indici di ascolto... E’ sempre stato così. Adesso forse la cosa è più
sentita, ma anche dieci o dodici anni fa si guardava moltissimo
all’audience. Ho lavorato per 14 anni in una televisione commerciale e
quindi so di cosa si parla.
|
|
La tua soddisfazione di aver confezionato una buona
puntata di “Domenica In” svanisce se il giorno dopo scopri di aver
perso qualche punto di share? Il mio
umore cambia da un certo punto di vista, perché mi piacerebbe coniugare
i due aspetti. Noi poi siamo in una televisione che è la Rai e che deve
fare anche servizio pubblico. Un servizio che credo oggi (domenica
scorsa, n.d.r.) siamo riusciti a fare egregiamente, coniugando lo
spettacolo con una causa molto importante come la raccolta di fondi per
l’ AIRC. La domenica è un programma fantastico perché ti dà la
possibilità di sperimentare avendo di fronte 30 puntate in cui puoi
lavorare sulla qualità del programma e sulla qualità degli ascolti.
|
Dalla prima puntata di questo programma ad oggi cosa hai
cambiato? Il punto di
partenza iniziale condiviso con il direttore di rete Mauro Mazza è
stato quello di fare un programma dedicato alle emozioni pulite con
storie belle, positive, che magari non trovano spazio in altri
programmi. Tutti noi sappiamo oggi cosa serve per fare ascolto se
vogliamo farlo in maniera facile, ma credo che ci sia ancora uno spazio
per fare ascolto e per emozionare il pubblico anche attraverso delle
storie che siano di taglio diverso. Anche la provocazione di portare
Giucas Casella in trasmissione era un po’ questo, invitare cioè un
personaggio che ha sempre avuto una maschera un po’ trash per
evidenziare il suo lato umano. Credo che ci sia la possibilità di
tirare fuori questi aspetti e che nella televisione ci sia spazio per
mostrarle al pubblico, poi voglio dire, lasciatemi lavorare, ci sono
trenta puntate e poi tireremo le somme.
|
Aldo Grasso sul Corriere ha detto che la tua Domenica in è
“educata e gentile” a dispetto di altre trasmissioni, hai ricevuto
complimenti anche dai dirigenti Rai? La frase di Grasso mi ha fatto molto piacere e i dirigenti
Rai hanno detto la stessa cosa. Mauro Mazza apprezza moltissimo il
lavoro che stiamo facendo e si rende conto delle difficoltà, perché
stiamo “combattendo” se si può usare questo verbo, ma certamente non ad
armi pari. Perché noi sappiamo bene che un certo tipo di notizia che va
al di là ormai del diritto di cronaca fa molto clamore. Questo lo
vediamo perché si sono drogati gli ascolti di un po’ tutti i programmi
che in qualche modo hanno utilizzato queste vicende.
|
|
Noi abbiamo fatto una scelta con il direttore
Mazza di non andare su questa strada. La “Domenica In” di Rai1 deve
essere la casa di tutti gli italiani dove ci siano delle storie
positive e dove si racconti un' Italia in cui si parli di cose che ci
uniscono e non di cose che ci dividono. Adesso siamo un’alternativa
vera rispetto a tutto quello che va in onda sugli altri canali. Io non
voglio dire che gli altri fanno meglio o peggio, dico solo che noi
vogliamo essere un’alternativa. |
|
Consideri questo programma un’isola felice nella Tv di oggi? No, però credo che ognuno di noi debba fare ciò
che gli riesce meglio. Io sono una persona che viene dallo spettacolo
ed una donna molto positiva. Lo sono nella vita e vorrei che il
programma che conduco rispecchiasse il mio modo di essere. Penso
soprattutto che un programma della domenica debba rappresentare la sua
padrona di casa. Io non potrei mai fare certe cose perché non ne sarei
capace e non ci crederei fino in fondo. Per me è importante che in un
primo piano il pubblico capisca che credo in quello che sto dicendo e
che io stessa abbia voluto fortemente quella determinata situazione.
Per cui io mi assumo ogni responsabilità assieme agli autori. Sono
molto contenta del lavoro che stiamo facendo, credo che sia la strada
più difficile, però io sono una tosta e non mollo. |
Su cosa c’è ancora da lavorare? C’è ancora da lavorare su molte cose. E’ un
momento difficile questo per il nostro paese ma anche per la Rai,
dobbiamo quindi scindere sulla voglia che abbiamo di voler fare
spettacolo con grandi ospiti e quella di avere un budget che pur
essendo importante non è paragonabile a quello di 15 anni fa. Come dei
buoni capifamiglia, dobbiamo far quadrare i bilanci cercando di
lavorare sulla creatività e anche sul coinvolgimento degli ospiti.
Abbiamo ospiti che vengono quasi tutti a titolo gratuito per fare delle
promozioni e riusciamo spesso a coinvolgerli in momenti di spettacolo
che per quanto mi riguarda sono degli omaggi molto belli e che forse
non avremmo potuto presentare in altro modo. |
Qual è la televisione che ti piace vedere oggi? Da un lato mi piacciono i programmi di
approfondimento, viviamo in un momento in cui è difficile spegnere
tutto e pensare solo alle proprie cose. Mi piacciono i programmi di
giornalismo serio, nel senso che non sono appassionata di cronaca. Se
mi dovessi chiedere per esempio a che punto ora sono sulla vicenda
“Scazzi” io non ne so nulla perché non credo che questo sia importante
per noi, per il nostro paese e per il futuro dei nostri figli. Poi sono
una appassionata delle prime serate di spettacolo, mi piacciono “I
migliori anni” di Carlo Conti, “Ti lascio una canzone “ di Antonella.
Tutti quei programmi che regalano un po’ di allegria e di divertimento.
Penso che la televisione abbia il dovere, anche in un momento come
questo, di regalare delle piccole isole felici. Ti può far riflettere
su alcune cose ma poi deve anche lasciarti divertire ed alleggerire
delle giornate che magari sono state anche un po’ faticose. |
|
Ti ha chiamato Pippo per darti qualche consiglio su Domenica
in? In realtà Pippo l’ho
anche visto e mi ha detto che non ho bisogno di consigli perché so fare
da sola. Poi ho aggiunto fra me stessa, anche se non ce lo siamo detti,
che più di qualunque consiglio che può darmi Pippo c’è un’esperienza
vissuta assieme da quando ero una ragazza che stava muovendo i primi
passi. Io sono sempre stata una spugna ed ho sempre cercato di rubare
tutto quello che avrebbe potuto essermi utile. Mi ha però detto di
tenere duro.
|
|
Hai tre buste sigillate, due con scritto complimenti ed una
con scritta una critica, quale apri per prima? Dipende dalla critica. Se è come quella dello
“scheccamento” mio e di Marco Mengoni venuta da voi non la apro perchè
gratuita. Quando le critiche sono così, non mi piacciono. In generale
però preferisco la critica, perché tutto sommato dei complimenti ne
faccio a meno, la critica costruttiva può aiutarti a migliorati. Amo
avere intorno persone che mi dicono soprattutto cose che non vanno,
perché se mi dicono solo quello che non va significa che il resto va
bene. |
Hai voglia di provare anche prime serate su Rai1
o preferisci concentrarti solo su Domenica in? Sto lavorando benissimo qui e credo che a testa
bassa io debba lavorare sulla domenica. Sono molto grata al direttore
per avermi dato questa opportunità che è stata per me un ripartire ed
un ricominciare da zero. Se dovesse offrirmi un numero zero da provare
certamente non direi di no, però in questo momento sono felicissima di
quello che faccio e voglio lavorare perché questa “Domenica in” dia
soddisfazioni a chi la fa, all’azienda e al pubblico. Poi io amo
definirmi una maratoneta. In una “Buona
Domenica” del ‘95 di Canale5 partimmo con grande difficoltà e poi
durante la stagione attraverso il lavoro di tutti, l’abbiamo
risollevata. Sono abituata alle sfide complicate e difficili, anche “Il Pianeta Proibito” è iniziato
con grandi difficoltà e poi è diventato un successo. |
Ringraziamo
Lorella per l’intelligenza, l’educazione e la gentilezza che ci ha
dimostrato concedendoci questa intervista e le facciamo il nostro più
grande in bocca al lupo per tutto. L’appuntamento per la nuova puntata
di “Domenica In..Onda” è fissata ora per il 14 novembre su Rai1.
|
|
Lorella
Cuccarini: "Eclusiva WEB" (TVBLOG 2010)
|