E'
solo di un paio di settimane fa la notizia, riportata dai telegiornali
e dai quotidiani, che Lorella Cuccarini era stata scritturata per il
nuovo film di Star Trek.
Tutti in primo momento hanno pensato a un errore, invece è vero: la
piùamata dagli Italiani lavorerà al fianco di Riker e Picard. Noi siamo
andati subito a intervistarla, e abbiamo scoperto che Lorella è una
vera trekkie.
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Nel nono
capitolo della saga di Star Trek - finalmente - un'attrice italiana
avrà una parte che, seppure piccola, segnerà l'ingresso del nostro
paese tra le nazioni che hanno contribuito alla realizzazione della
serie più lunga e interessante della storia della televisione e del
cinema. Fino adesso, infatti, nessun personaggio principale delle varie
puntate di Star Trek, diviso nelle quattro serie e nei nove film, aveva
avuto un'origine italiana.
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Sarà -
dunque - la trentatreenne Lorella Cuccarini,
bella, simpatica e intelligente attrice e showgirl a segnare
questo momento "storico" dello spettacolo italiano.
In Star Trek 9: Rebellion, Lorella
avrà la parte di una principessa aliena della razza Son'A salvata dal
Capitano Jean Luc Picard. Ecco quello che ci ha raccontato in questa
intervista esclusiva per Delos.
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Signora
Cuccarini, allora come è nata questa avventura trekkiana?
Io non ne sapevo niente: è
stato il Vice Presidente della UIP che mi ha visto durante uno
spettacolo di Grease - il musical che sto
interpretando - a segnalarmi alla produzione del film. Quando il mio
agente mi ha chiamata pensavo fosse solo uno scherzo...
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Cosa
significa per lei recitare in un film di Star Trek?
Entrare nella leggenda, nel
mito. Lavorare al fianco del Capitano Picard anche se per poche scene
(in tutto tre giorni di posa soltanto) sarà qualcosa di grande effetto
per la mia vita. So di essere l'unica italiana ad avere fatto questo e
la vivo come un'esperienza meravigliosa. So anche, però, che questo è
stato dettato dal fatto che la produzione cercava attrici diverse
provenienti dall'Europa per lanciare in maniera differenziata il film
nei rispettivi paesi d'origine. Il mio nome sarà nei titoli, infatti,
credo solo nell'edizione italiana e non in quelle delle altre nazioni.
Lo stesso vale per l'attrice spagnola che lavorerà con me e che sarà
salvata anche lei da Picard.
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Lei
è riuscita con Star Trek dove altre come la Parietti e la Bellucci
avevano fallito con James Bond...
Purtroppo per noi c'è
pochissimo spazio all'estero, perché negli Stati Uniti sono già
presenti attori di tutte le etnie e quindi non hanno necessità di
andare a cercare gli interpreti all'estero... Riguardo ai nomi che ha
fatto lei, sono tutte colleghe bravissime che sono state bocciate per
motivi di protezionismo sindacale che gli americani hanno nei confronti
degli attori europei. E questo - dal loro punto di vista - è corretto e
giustissimo. Del resto la Bellucci aveva avuto una piccola parte in Dracula
di Francis Ford Coppola. Se mi avessero detto di assistere alle scene
dietro alle quinte sarei stata comunque felicissima e emozionata da
morire. Così è ancora molto di più...
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Ma
a lei piacciono Star Trek e la fantascienza in generale?
Non sono particolarmente affascinata dagli effetti speciali e quindi
non sono particolarmente attratta da questo genere, mentre Star Trek è
davvero un mito per me.
Sono nata nel '65 e Star Trek è nato l'anno dopo la mia nascita. come
se me lo portassi dentro da sempre. Guardo sempre le puntate quando
posso e da un po' di tempo le vedo anche con Sara la mia bambina più
grande.
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Scusi,
ma dove le vede dato che Star Trek in Italia è programmato pochissimo? Effettivamente è assurdo che sia programmato ad orari
pazzeschi con maratone notturne che - tra l'altro - sono state pure
tolte da qualche giorno... Con tante ore di programmazione a
disposizione vediamo tanti telefilm schifosi, mentre Star Trek e il suo
messaggio di uguaglianza, tolleranza, avventura viene completamente
ignorato.
Io quando posso mi videoregistro tutti gli episodi.
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Sfrutterebbe
la sua immagine per fare in modo di convincere gli autori dei
palinsesti a programmare Star Trek più di frequente e in orari
migliori? Certamente: credo che il preserale sia l'orario
perfetto per una serie di telefilm così interessanti.
Lei
condivide il messaggio di Star Trek? Assolutamente. Io sono
entusiasta dei valori di Star Trek come la multiculturalità e la
multirazzialità e credo che vadano diffusi il più possibile. Credo che
sia l'unico caso di una serie che vada veramente molto oltre la
fantascienza per entrare, invece, nel quotidiano delle persone.
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Come
madre e come fan di Star Trek che cosa pensa del valore pedagogico
della serie? Lo trovo
molto interessante. Le faccio un piccolo esempio: l'altra sera guardavo
con Sara una puntata di The Next Generation e a un certo punto
si è visto Worf. Sara mi ha chiesto se era "il cattivo" perché ha visto
il suo volto rugoso e scavato tipico dei Klingon. Io le ho detto che
Worf era buono e che non doveva fidarsi delle apparenze. Sara ha così
iniziato a imparare che la diversità non significa - di per sé - nulla
e che va rispettata. solo un piccolo passo, ma è molto importante.
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Essendo
la prima italiana a lavorare in Star Trek, cosa pensa di portare di
tipicamente italiano alla serie? Anche se personalmente non
credo di ricordare molto il tipo italiano per eccellenza, perché sono
alta e bionda, penso di portare la curiosità tipica del nostro paese.
Il carattere italiano...
C'è
un qualche personaggio cui è più legata? Non saprei dirlo:
Kirk e Spock hanno segnato la mia vita. Ma anche Picard e Riker con cui
lavorerò nelle mie scene del film (il primo come attore, l'altro come
regista)
sono tra i miei preferiti...
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Cambierà
la sua vita dopo Star Trek? Già cambiata: sono stata
contattata da un gruppo del Fan Club italiano di Star Trek che mi ha
chiesto di portare dagli USA del materiale per un'asta benefica che si
terrà a ottobre a Rimini. Ho già interpellato la produzione che mi ha
dato il suo beneplacito per farmi portare in Italia dei gadgets
autografati dai personaggi del film. Sono entrata nella leggenda del
cinema, anche se con una piccola partecipazione.
Vero
che farà anche un giro degli studios? Sì, dovrei
potere vedere anche i set di Deep Space Nine e Voyager.
Mi farò fare un autografo da tutti.
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Si
era parlato di una sua possibile apparizione su Deep Space Nine...
Sono solo voci, io personalmente non ne so niente
anche se mi piacerebbe.
Farebbe
giocare sua figlia con il pupazzetto del suo personaggio? Non pensa che
creerebbe un trauma freudiano nei suoi bambini giocare con l'action
figure che rappresenta la madre? Non credo che ci sarà
mai un pupazzetto con il mio personaggio, ma se venisse realizzato
sarebbe molto divertente.
Star
Trek è una saga: le piacerebbe tornare in qualche episodio o in qualche
altro film con il suo personaggio? Magari, ma chissà cosa
accadrà... per adesso tutto è un gioco nel senso bello e divertente del
termine. Domani vedremo...
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Lorella
Cuccarini: un'italiana fra le stelle (DELOS 1998)
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