Quanto
tempo prima del debutto avevate sognato questo progetto e come è nata
questa idea? Ti saresti mai aspettata da adolescente di interpretare
Sandy e che provi ora rivedendo il film? Dopo la prima, come avete
festeggiato e che vi siete detti voi del cast… tutto era andato alla
grande? Secondo te qual’è il segreto che rende
Grease alla 10 edizione ancora un successo?
Grease è stato uno
dei film della mia adoloscenza: non avrei mai pensato di poterlo
rappresentare un giorno a teatro. Dopo la prima, abbiamo festeggiato in
un locale vicino al teatro: eravamo tutti molto soddisfatti e
inebriati! Grease è energia allo stato puro: questa è la sua forza!
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Quanti
giorni avete provato prima di andare in scena? Ci racconti una giornata
tipo e qualche "papera" o “scherzo/inconveniente” avvenuto dietro le
quinte e sul palcoscenico? Com’era il cast completo? Sono nati amori e
chi erano i più “leganti e burloni” e come funzionavano le eventuali
sostituzioni? Tu quante ne hai avute e da parte di chi? Una curiosità
infine ti è mai capitato di incorrere in una tua inarrestabile
“risata”? Abbiamo provato
per 40 giorni consecutivi, in un locale milanese. Durante le prove,
ogni giorno, c’erano un impegno e una concentrazione molto intensi: tre
ore di danza, tre di canto e tre di recitazione. Il cast era molto
affiatato. Sono nate diverse storie amorose ma non so se siano poi
continuate… Ogni ruolo aveva la sua sostituzione. Avevamo prove a parte
anche per inserire i sostituti. Io ho avuto una cover solo due giorni
al Sistina, in occasione del mio viaggio ad Hollywood. Non mi sono mai
capitate gaffes tremende (per fortuna) a parte alcuni cali di voce…
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In che
modo e dove si svolse quel particolare “provino” che ti portò ad essere
la “regina dei musical italiani”? Chi giudicò adatta al ruolo di Sandy
-in cosa ti riconosci- e avresti accettato anche altri ruoli?
Soprattutto è vero che anche la Parisi era candidata per quel ruolo, ma
dovette rinunciare perché in dolce attesa? Ti è venuta a vedere?
In realtà, io
non ho mai fatto provini per interpretare Sandy: Saverio Marconi era
convinto di me sin dal primo colloquio. Non ci sono mai state altre
candidature a parte la mia… Heather credo sia venuta a vedere lo
spettacolo in una delle prime serate.
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Che cosa
ricordi della “Prima”…è vero che l’audio era altissimo e che tu eri
super-agitata (come hai fatto a calmare la tensione)? Ricordi ancora
tutte le battute e le canzoni di Grease? A proposito quante repliche
hai fatto esattamente e perché le edizioni successive la tua poterono
essere itineranti in teatri italiani minori? Il debutto è stato
meraviglioso! La tensione era altissima; noi tutti avevamo paura che ci
potesse essere qualche inconveniente tecnico. La serata, invece, fu
magica e indimenticabile. Non so se ricordo ancora tutto lo spettacolo:
probabilmente se rientrassi in sala prove, come per incanto, il
“cassetto” della mia memoria si riaprirebbe senza alcun problema! Credo
di aver sostenuto circa 350 repliche. Le edizioni seguenti sono state
portate in teatri più piccoli senza l’orchestra dal vivo (si cantava su
basi) e con le scene ridimensionate…
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La
presenza in platea che più ti ha fatto emozionare -a proposito,
riuscivi a riconoscere la gente durante lo spettacolo, al di là dei
tuoi familiari? Sara e Giovanni quante volte lo avranno visto? Chi non
ti saresti mai aspettata di vedere ad applaudirti e tra i complimenti
quale è stato il più bello e/o significativo che hai ricevuto?
Le presenze importanti sono
state numerosissime in tre anni di rappresentazioni. Non vorrei fare
torto a nessuno. Sara conosceva a memoria lo spettacolo; i gemelli lo
hanno “subito” in pancia nell’ultima edizione milanese per oltre due
mesi… Giovanni amava molto il pezzo di Grease Lightnin’. Grease è stato
uno spettacolo davvero trasversale: lo hanno amato le famiglie, gli
addetti ai lavori, anche i più severi. Il complimento più bello? Quello
di aver fatto emozionare tante persone con uno spettacolo leggero come
una bolla di sapone…
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Fra tutte
le repliche che hai fatto, qual'è stata la più emozionante e quella più
difficile psicologicamente? Puoi dirmi sinceramente se nelle ultime
repliche avevi lo stesso entusiasmo che avevi nelle prime? Se ti
proponessero di reinterpretare Grease per una serata benefica,
accetteresti? La più emozionante è stata sicuramente la prima;
le più difficili psicologicamente sono state quelle in cui ero incinta
di Chiara e Giorgio. Ogni sera avevo paura di compromettere la
gravidanza: cercavo di non sovraffaticarmi ma, nello stesso tempo,
volevo dare il meglio di me. Non è stato facile. Ho sempre avuto un
grandissimo entusiasmo: come puoi non averne con un pubblico sempre
esaltante, ogni sera diverso? In un’occasione speciale rifarei
senz’altro una nuova edizione di Grease…
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Qual'era
il momento dello spettacolo che ti piaceva di più interpretare, quello
più difficile da realizzare e quello che temevi di più? Com’è stato
lavorare con la Compagnia della Rancia e il grande Saverio Marconi? A
quando un tuo nuovo musical? Il momento più divertente? Senz’altro la
scena finale in cui Sandy appare trasformata: è quella che giustifica
l’intero spettacolo! Il più difficile da realizzare tecnicamente era la
chiusura del primo atto: le gradinate dovevano muoversi con grande
precisione ed era fondamentale la sintonia tra attori e tecnici. La
scena che temevo di più era quella dello scantinato in cui dovevo
affrontare Rizzo. Renata era straordinaria con la sua “Potrei fare
peggio”, io dovevo uscire sconfitta dal confronto: ogni sera, era
psicologicamente impegnativo. Lavorare con gli amici della Rancia è
stato fantastico! Abbiamo instaurato un rapporto che va al di là del
lavoro. In questi giorni mi incontrerò con Saverio proprio per parlare
di futuro, chissà…
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Giampiero
Ingrassia, Renata Fusco, Michele Carfora, Amadeus e Mal: un pregio e un
difetto. Hai avuto modo di rivederli al lavoro sul palcoscenico? E gli
altri? Che ne pensi dei prezzi per vedere un musical o un teatro? Non
ti sembrano un po’ proibitivi? Giampiero: travolgente, generoso e pigro. Renata: sensibile,
solare e perfezionista (non riesco a trovarle un difetto). Michele:
anche lui generoso, instancabile e “narciso”. Amadeus: simpatico e
“birichino”. Mal: sereno e… semplicemente delizioso! Sono riuscita a
vedere nuovamente sul palco sia Renata, sia Giampiero: sono dei veri
talenti. Riconosco che i prezzi a teatro siano spesso alti
(giustificati però se gli spettacoli in questione hanno un impianto
importante e costoso). Per fortuna, ci sono più tariffe per
accontentare ogni tipo di pubblico.
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L'area nostalgica di questa intervista, cosa
innesca in te? Utilizza tre aggettivi per esprimerci le tue sensazioni
nell’ultima tua interpretazione di Sandy. Cosa ti ha lasciato questo
Musical a livello artistico e a livello umano? La VHS di "Grease" non è
mai stata messa in vendita, solo per motivi burocratici… e perchè non è
stato mandato in onda in Tv come hanno fatto Lucio Dalla e Cocciante
con le loro opere teatrali? Questo
spettacolo ha rappresentato tre anni importanti della mia vita: ho
avuto la possibilità di realizzare un sogno e ho dimostrato a me stessa
di farcela. Era una grande sfida! Oggi il teatro è una realtà
importante della mia vita professionale. Ho conosciuto migliaia di
persone che mi hanno apprezzato come donna di spettacolo al di fuori
della televisione (alcune persone non mi conoscevano affatto), ho messo
alla prova la mia tenuta psicologica, l’impatto con un pubblico molto
severo, insomma: è stata una grande scuola di vita! Grease non è stato
distribuito perché non avevamo i diritti di utilizzo: non è stato
mandato in onda in televisione per lo stesso motivo… |
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Grease
ti ha portato a conoscere molte persone e nuovi fans; è vero che ti
fermavi tutte le sere per gli autografi fino a tardi? Che ricordo hai
di tutti noi in quell’avventura (leggevi tutta la nostra corrispondenza
ed è vero che un fan ti ha insultato perchè non lo hai fatto entrare in
camerino)? Tra le persone significative incontrate, ci hai detto ci
stava pure Marco, che sarebbe diventato in seguito il tuo “prezioso
moderatore”; ma come è avvenuto quell'incontro e quali indiscrezioni
puoi rivelarci? Cos’hai visto in lui e da dove è nata l’idea di
riservargli un ruolo così “vicino ed importante” per te? Siete talmente
in sintonia che leggendovi, sembrate essere la stessa persona. Dicci
dicci…
E’ vero: mi
fermavo sempre a firmare autografi dopo lo spettacolo (anche nella
pomeridiana del sabato). |
Era un momento di grande soddisfazione per me…
Quante foto, lettere, fiori, regali! Non ho mai ricevuto insulti da
parte di nessuno… Ho incontrato Marco fuori dal Teatro Nuovo, poco dopo
il debutto. Era un appassionato di scenografia e mi chiese di poter
vedere una volta le scene di Grease, nel backstage. Mi colpì di lui la
discrezione e la riservatezza…
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Il
fantastico mondo di Grease... davanti e dietro le quinte (COMMUNITY
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